Coricata sull’erba, aspetto di vedere ricomparire il sole. Ora, vedo soltanto un piccolo cerchio luminoso dietro le nuvole. Fa male agli occhi. Tuttavia, anche se la luce è insopportabile non riesco a smettere di guardare. (go to the English version)
Mi ricorda l’infanzia e le estati trascorse a pianificare il mio futuro. Penso a quegli anni, cercando di immaginare dove sia, ora, quella bambina.
Il cielo, il nostro patrimonio comune e universale, appare così familiare… La scena che si presenta agli occhi – molto di più di un soffitto celeste sospeso sul naso – conduce la mente all’idea di moto. Vi soffermate, talvolta, a pensare che tutto è in movimento? Non è possibile percepire la rotazione della Terra, ma si può vedere il flusso delle nuvole spazzate via dal vento, seguire il percorso del Sole nel cielo lungo la giornata.
Tutto è cambiato nel corso degli anni. La mia vita, anche. Ricordo il giorno in cui ho iniziato a vivere da sola in quella piccola casa buia nel centro di Torino. Ricordo il giorno in cui sono diventata adulta, la prima volta che ho pianto, la prima volta che sono stata punita o che ho fatto l’amore. Mi ricordo la prima volta che ho ricevuto un regalo, la prima volta che ho messo un dente sotto il cuscino attendendo impaziente che giungesse l’alba per raccogliere i frutti di quel baratto. Mi ricordo il mio primo albero di Natale e il mio primo sangue.
Ora, tutto è diverso. Ma io sono ancora io, e sto cercando, invano, di capire…